Convegno di studi in onore del Prof. Giuseppe Limone

Convegno di studi in onore del Prof. Giuseppe Limone

Ultimo aggiornamento: 15 agosto 2024, 12:54

FILOSOFIA E POESIA COME PASSIONI DELL'ANIMA CIVILE
Omaggio della comunità santarpinese e atellana al Prof. Giuseppe Limone
 
 
 
«...è un vizio irresistibile la speranza ... perché sempre è un avanzo di bandiera il cuore...»
(Giuseppe LimoneLe ceneri di Pasolini)
 
 
COMUNE DI SANT'ARPINO
(CASERTA)
ASSESSORATO ALLA CULTURA
24 - 25 NOVEMBRE 2012
PALAZZO DUCALE - CINEMATEATRO LENDI
CONVEGNO DI STUDI IN ONORE
 
***
L'Angelo sulle città delle generazioni future
FILOSOFIA E POESIA COME PASSIONI DELL'ANIMA CIVILE
La comunità santarpinese e atellana a Giuseppe Limone
Sabato 24 novembre 2012
CinemaTeatro Lendi - Sala Convegni (ore 9.00 - 13.00)
 
''Filosofia e poesia come stili dell'anima''
 
Saluti:
Eugenio Di Santo, Sindaco, e Giuseppe Lettera, Assessore alla Cultura
Interventi dell'Autorità
Introduce:
Nunzio Cennamo, Seconda Università degli Studi di Napoli, Il significato di un convegno
Presiede:
Valentino Petrucci, Università degli Studi del Molise
Relatori:
Corrado Beguinot, Università degli Studi di Napoli Federico II, Il percorso con Giuseppe Limone: verso l'ONU
Francesco d'Episcopo, Università degli Studi di Napoli Federico II, Cercando l'angelo che è in noi: la poesia di Giuseppe Limone
Pasquale Giustiniani, Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, «Una mania concessa dagli dei in vista della massima felicità» (Platone, Fedro). Mostrazioni e dimostrazioni tra filosofia e poesia
 
Coffee Break
 
Presiede:
Gian Paolo Califano, Seconda Università degli Studi di Napoli
Relatori:
Paola Villani, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Le ali dell'innocenza: il pensiero poetante e la memoria nella poesia di Giuseppe Limone
Andrea Milano, Università degli Studi di Napoli Federico II, Encomio per un amico singolare
Eugenio Nastasi, poeta e pittore, Giuseppe Limone: l'anima di Napoli e la maestà della parola
Francesco Paolo Casavola, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Prima di tutti i secoli, nell'ora della nostra morte
 
Sabato 24 novembre 2012
Palazzo Ducale - Sala Convegni Sanchez de Luna (ore 16.00 - 20.00)
 
FIORI DI LIMONE
Riflessioni, Testimonianze, Memorie, Letture, Musiche
Coordinano:
Giuseppe Lettera, Assessore alla cultura, e Maria Cinquegrana
Interventi annunciati:
Sergio Sorrentino, Università degli Studi di Salerno, A partire dalla persona: un'esperienza di pensiero e di poesia
Giuseppe Dell'Aversana, Associazione Pro - Loco, già Sindaco del Comune di Sant'Arpino, Un'esperienza forte della comunità atellana e della sua tradizione 
Sergio Zeuli, Magistrato, Un'amicizia intellettuale e spirituale
Pasquale Cominale, poeta e scrittore , «Avrei voluto essere il lampo»: analisi al rallentatore dello statuto di una liricità
Franco Cipriano, pittore, Del visibile parlare
Oreste Scalzone, critico militante, Filosofia e poesia come forme militanti del cuore
Raffaele Del Giudice, ambientalista, Una passione militante
Antonio Memoli, urbanista, Un'esperienza politica della città e nella città
Elpidio Iorio, operatore culturale, Giuseppe Limone: un amico di Pulcinellamente e dei bambini
Antimo Cesaro, Seconda Università degli Studi di Napoli, Ciccillo 'o stuorto, ovvero della rissosa irascibile irriducibile persona
e... tutte le persone della comunità atellana e qualsiasi abitante terracqueo, attraverso le loro voci
Prospero Limone Epilogo provvisorio, ovvero - dopo la Tempesta - la risposta del resuscitato
 
Letture poetiche di:
Maria Pia De Martino, di Salvatore D'Angelo e di Emilia Vitullo.
Interventi musicali di:
Giuseppe Aversano, Rosario Ascione, Pierluigi Tortora, Giuseppe Ambrosio e Marco Smorra
 
Domenica 25 novembre 2012
CinemaTeatro Lendi - Sala Convegni (ore 9.00 - 13.00)
''Filosofia e poesia come angeli delle generazioni future''
 
Introduce:
Nicola Melone, Seconda Università degli Studi di Napoli, Pensiero e impegno civile
Presiede Gian Maria Piccinelli, Seconda Università degli Studi di Napoli
 
Relatori:
Aldo Masullo, Università degli Studi di Napoli Federico II, L'enigma della ''pietra scartata'' tra logica della relazione e poetica della solitudine
Giulio Maria Chiodi, Università degli Studi dell'Insubria, Alla fine c'è la parola
Mariateresa Ciammaruconi, scrittrice d'arte, Viaggiando con la poesia di Giuseppe Limone
 
Coffee Break
 
Presiede: Luigi Santini, Seconda Università degli Studi di Napoli
 
Relatori:
Livio Rossetti, Università degli Studi di Perugia, Cinquant'anni di personalismo
Carlo Lanza, Seconda Università degli Studi di Napoli, Lo stile aforistico e l'anima atellana
Dante Maffia, scrittore e poeta, La forza della poesia di Giuseppe Limone
Giuseppe Limone - Seconda Università degli Studi di Napoli - Il potere e la memoria
 
 
«La poesia, prima che storia delle sue forme e delle sue voci, è la sempre tornante scansione di una perenne struttura. Potremmo forse anche dire che essa è, nella molteplice sonorità dei fatti, il 'la' musicale degli eventi umani... La poesia si costituisce come il pudore per la qualità della sua voce e come il sentimento del limite aureo da cui muovere, a cui essere fedeli, da cui impedire che altri varchi il confine, con cui poter le varie sensibilità misurare» (G. Limone, Lo statuto del dire poetico fra l'essere e il durare, in E' morto il novecento? Rileggiamo un secolo, a cura di Dante Maffia e Carmelo Mezzasalma, Passigli, Firenze 2007).
***
«Più crescono le pratiche scientifiche della ragione, più va in crisi il paradigma della ragione su cui quelle stesse pratiche erano e sono cresciute... Il volume della sfera c'entra profondamente con la carezza di una farfalla, semplicemente perché è l'altro volto della farfalla. E perché nel mondo delle prossimità strutturali la matematica e la bellezza si rivelano finalmente la medesima cosa» (La dignità della persona all'incrocio di paradossi nel tempo della velocitàL'anacoluto della pietra scartata come centro del discorso, in Prospettiva e modelli della cooperazione di giustizia nel Mediterraneo, Esi, Napoli 2010).
***
«Il bambino è un soggetto filosofico. Non nel senso che possa essere suscettibile di discorso filosofico (ogni cosa è tale), ma nel senso che il bambino, ne sia consapevole o no, genera discorsi filosofici. Egli è il vivente rovesciamento dell'aforisma socratico sulla sapienza. Perché per Socrate il sapiente è chi sa di non sapere, mentre il bambino è un sapiente che non sa di sapere» (G. Limone, Il bambino come soggetto filosofico. Piccole righe per una grande idea, in Il certo alla prova del vero, il vero alla prova del certoCertezza e diritto in discussione, L'era di Antigone, Franco Angeli, Milano 2008).
Il Comitato Organizzatore del Convegno di Studi ''Filosofia e Poesia come Passioni dell'Anima Civile - La comunità santarpinese e atellana a Giuseppe Limone'' promuove, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Sant'Arpino, un concorso dal titolo ''Filosofia, poesia, impegno civile e generazioni future'' riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie del territorio nazionale.
Il concorso si svolgerà intorno al seguente tema:
 
«Nel mondo contemporaneo, ipercomplesso e iperveloce, in cui la tecnoscienza ha trasformato l'intero globo in un solo paese, sembra non manchi nulla, salvo una cosa: l'anima. L'anima è rappresentata dalla filosofia e dalla poesia. Solo la filosofia può farsi carico, attraverso una rigorosa indagine ragionata, di una visione transdisciplinare che affronti il problema della persona e dei suoi valori; solo la poesia può farsi carico, attraverso la creazione di una forma, della necessità di un'empatia tra gli uomini in nome dei valori; solo un incrocio originale tra filosofia e poesia può impostare in modo nuovo il problema delle generazioni future, a cui il mondo presente rischia di rubare la vita. Non a caso, nel nostro tempo mancano proprio la filosofia e la poesia. Occorre forse ripensare oggi il celebre saggio con cui Jean - Jacques Rousseau nel 1750 vinse un concorso all'Accademia di Digione ponendo al centro dell'attenzione, in nome della critica filosofica, il significato delle arti e delle scienze nella società del suo tempo, accusandole del loro possibile ruolo corruttore».
Gli alunni potranno partecipare con un elaborato libero, di qualsiasi tipo, come da Regolamento appositamente bandito. Per informazioni ulteriori, si consulti il Regolamento stesso, reperibile nel sito del Comune di Sant'Arpino, (http://www.comune.santarpino.ce.it/), e/o si faccia riferimento ai seguenti numeri telefonici: Ufficio Cultura del Comune di Sant'Arpino 081 5014510.
 
 
Indice dei Contributi (per gli ATTI del Convegno in volume, che saranno pubblicati come numero speciale della rivista ''PERSONA''[1]):
Nunzio Cennamo, Il significato di un convegno
Valentino Petrucci, Introduzione ai lavori
Corrado Beguinot, Il percorso con Giuseppe Limone: verso l'ONU
Francesco d'Episcopo, Cercando l'Angelo che è in noi: la poesia di Giuseppe Limone
Pasquale Giustiniani, «Una mania concessa dagli dei in vista della massima felicità» (Platone, Fedro) Mostrazioni e dimostrazioni tra filosofia e poesia
Gian Paolo Califano, Introduzione ai lavori
Paola Villani, Le ali dell'innocenza e la memoria nella poesia di Giuseppe Limone
Andrea Milano, Encomio per un amico singolare
Eugenio Nastasi, Giuseppe Limone: l'anima di Napoli e la maestà della parola
Francesco Paolo Casavola, Prima di tutti i secoli, nell'ora della nostra morte
Nicola Melone, Pensiero e impegno civile
Gian Maria Piccinelli, Introduzione ai lavori
Aldo Masullo, L'enigma della ''pietra scartata'' tra logica della relazione e poetica della solitudine
Giulio Maria Chiodi, Alla fine c'è la parola
Mariateresa Ciammaruconi, Viaggiando con la poesia di Giuseppe Limone
Luigi Santini,Introduzione ai lavori
Livio Rossetti, Cinquant'anni di personalismo
Carlo Lanza, Lo stile aforistico e l'anima atellana
Dante Maffia, La forza della poesia di Giuseppe Limone
Giuseppe Limone, Il potere e la memoria
Sergio Sorrentino, A partire dalla persona: un'esperienza di pensiero e di poesia
Giuseppe dell'Aversana, Un'esperienza forte della comunità atellana e della sua tradizione
Elpidio Iorio, Giuseppe Limone: un amico di Pulcinellamente e dei bambini
Salvatore D'Angelo, La poesia di Giuseppe Limone
Pasquale Cominale, «Avrei voluto essere il lampo»: analisi al rallentatore dello statuto di una liricità
Oreste Scalzone, Filosofia e poesia come forme militanti del cuore
Antonio Memoli, Un'esperienza politica della città e nella città
Raffaele Del Giudice, Una passione militante
Antimo Cesaro, Ciccillo 'o stuorto, ovvero della rissosa irascibile irriducibile persona
Giuseppe Limone, Prospero, ovvero - dopo la Tempesta - la risposta di un resuscitato
Fiammetta Filippelli, L'Angelo sulle città
Vera Panico, Giuseppe Limone: la poesia come viatico
Silvio Mastrocola, Poeta non nascitur...
Maria Pia De Martino, La poesia come narrazione di mondi
Sergio Zeuli, Un'amicizia intellettuale e spirituale
Franco Cipriano, Del visibile parlare
Maddalena Sannino, Un impegno per i ragazzi e per le scuole
Pina Montesarchio, Giuseppe Limone: per un nuovo modo di concepire la filosofia coi bambini
Umberto Cinquegrana, Anni settanta
Giovanni D'Elia, Luoghi per una memoria
Pasquale Morosini, Eravamo nello stesso banco
Gianluigi Genovese, Avevamo tanto studiato
Carmela Bianco, Un cammino complesso
Luigi Vitullo, Una linea di pensiero
Giuseppe Ambrosio, La cifra di un itinerario
Diego Del Vecchio, Giuseppe Limone come Maestro di Uomini
Luciano Costanzo, Vestivamo alla scolara
Luigi Cantile, Un'esperienza scolastica,
Giuseppe Diana, Anni di liceo
Marco Dulvi Corcione, né longue durée, né filosofia della storia: la forza delle radici nel pensiero di Giuseppe Limone,
Pasquale Malangone, L'esercizio delle professioni tecniche tra scelte ''laiche'' e principi etici
Carlo Boerio Senior, La storia di un'amicizia
Franco Montanaro, Un metodo, un esempio, una luce
Davide Boerio, Un insegnamento
Salvatore Di Leva, La passione delle idee e la radice
Roberto Iavarone, Un'esperienza degli anni verdi
Alfonso Villani, Una storia, una passione, un metodo
Ernesto Paolozzi, Filosofia, poesia, passione civile
Giacomo De Cristofaro, Leggendo un itinerario di pensiero
Vincenzo Baldini, La Repubblica del pensiero come ideale
Luigi Di Santo, La persona come nucleo di senso dei diritti umani
Franco Ferrara, La poesia come passione
Ernesto Di Mattia, Una testimonianza
Rosanna Magarò, Una storia di amicizia e di ideali
Maria Grazia De Ruggiero, Giuseppe Limone tra filosofia, poesia, critica letteraria e stile aforistico
Nicola De Ruggiero, Studio e passione civile
Francesco Cammisa, Un amico
Lucia Monaco, Un lavoro comune
Emilio Germino, L'università come passione
Osvaldo Sacchi, Una militanza intellettuale
Fabrizio Amatucci, Anni di impegno comune
Alberto Virgilio, L'importanza dell'intelligenza generosa
Giuseppe Boerio, Una storia di radici
Radames Colella, Giuseppe Limone tra filosofia, poesia, critica letteraria, critica d'arte e stile aforistico
Franco Pezone, La tradizione dei ricordi
Olimpia Ammendola, La dignità del pensar
Tiziana Barrella, tra Oriente ed Occidente
 
Comitato Scientifico:
Corrado Beguinot
Gian Paolo Califano
Francesco Paolo Casavola
Nunzio Cennamo
Giulio Maria Chiodi
Rosanna Cioffi
Francesco d'Episcopo
Carlo Lanza
Dante Maffia
Vincenzo Maggioni
Pasquale Malangone
Nicola Melone
Lucia Monaco
Valentino Petrucci
Francesco Rossi
Luigi Santini
Sergio Sorrentino
Sergio Zeuli
 
Segreteria Organizzativa del Comune di Sant'Arpino:
Salvatore Compagnone
Pasquale Lettera
 
Ufficio Cultura: 081 5014510.
 
 
Segreteria Organizzativa Esterna:
Angelo Lettera 329 3545322
Diego Del Vecchio  327 9224685
Federico Fattore  338 9666753
Fabio Di Fonzo  349 2882401
Raffaella Limone  340 2789771
 
2 NOVEMBRE, PER UN ANNIVERSARIO
Il vento scuote la luna,
madre,
questa notte,
draga
l'urlo del tempo,
unghia
lo strabuzzo dei vetri, smura
ragni indifesi
e tu ora tremi di freddo e di paura
nella tua tomba
come una
bolla
di nulla appesa alla mia notte,
come un grido d'amore senza dita,
come un pulcino sgusciato.
(da Giuseppe Limone, Fenicia, Sogno di una stella a nord- ovest, Lepisma, Roma, 2008)
 
 
2 FEBBRAIO, A MIO PADRE
 
A papà Angelo
perché ne vivano
il nome, l'onore e il sangue i nipoti
 
Partisti per il viaggio più lungo
un giorno di febbraio.
E mi accade
pensarti.
Un pensiero
che ha quindici anni è già adolescente.
Sono nel pozzo
d'un sogno
a cercare una stella,
a lastricare di buio le mie notti,
a vedere dal fondo come delimita il cielo
il breve giro di luce dell'affaccio.
Strappo lacerti di varchi
alla mia infanzia
per farla uscire e ne soffro
come nella storia di Nesso.
E ti risento, padre,
compagno di strada mentre mi tieni la mano
alla festa del santo,
soccorrermi,
darti
pensiero per me e donarmi
il bambino rosa
giocattolo
che faceva pipì d'acqua corrente
- era l'infanzia
che stavi regalando a te stesso
regalandola a me
e lo sapevi.
Ti telefono
oggi, papà,
per assaporare la tua voce.
Quante volte
ho composto il tuo numero
nelle ore difficili, padre,
dimenticando che sei morto.
L'anima
ha questi strani mancamenti
di tempo, percorsi
carsici
e io
sono qui l'inumana
eco che si fa concava al venir della tua voce
la bandiera sottovento
in attesa.
La vita
ha verità difficili, padre,
come un passaggio a nord-ovest
e le gioie dei ricordi
sono dolori retràttili
come unghiate nel sangue.
E' incurabile
l'anima
all'irreparabile zodiaco dei volti
bianchi che tranciano le attese
nei sogni.
Siamo
cristalli di ore vive,
frastagli di tempi translucidi,
ali di farfalla friabili
al silenzio del sole.
Siamo
scalini d'ansia, formicai di memorie
e risparmi dell'anima ferita.
Lanciniamo
di ciò che perdemmo
ed è sezione aurea fra l'anima e il vero
il nostro dolore.
La tua
bontà fu inumana, padre,
spericolata come la tua dolcezza,
visionaria come l'arte e l'amore;
non resse
il teatrario del mondo
e tu ascoltami.
Sono il letto vuoto del tuo cuore,
il testimone del tuo nome, il procedere
dei tuoi possibili recisi
e tu sei la mia fame di rose.
Il crepaccio del fuoco e dell'anima.
L'ansia della stella che non passa.
Il labirinto di echi degli addii
frantumati da una voce.
Il mio cilicio.
Il mio canto.
Il mio viatico di semi sepolti nel sorgere dei figli.
Il mio sogno d'albe e tramonti visitati dal perdono.
Il mio tumulto di pace.
La mia fame di preghiera.
Oltre le nuvole,
oltre le stelle,
oltre l'abisso del grido,
tu.
(da Giuseppe Limone, Fenicia, Sogno di una stella a nord- ovest, Lepisma, Roma, 2008)
 
PLAUSO S.Arpino, novembre 2012
A te, cultore del tempo,
i versi in lode
del cantore acerbo
del S.Arpino sito.
Null'altro può
lo spirito di Atella
dei figli d'arte,
che al cammino
diedero lustro e luce,
l'orgoglio perenne
che al tempo addietro
esaltò il verbo e la penna.
Plauso,
plauso a te,
degno figlio atellano;
a te che inorgoglisci
il nostro spirito del sapere.
Quale eccelsa vetta
che sovrasta le piane
e dalla perenne neve
invia limpide acque;
quale albero maestoso
che nella chioma di luce
accoglie gli uccelli
e dal canto melodioso
invia parole di cultura;
il tuo profondo essere
s'erge sovrano e fiero.
Alle menti altrui
porge il sapere
e il dottrinar s'espande in loco
che al pari d'ogni tempo
Virgilio e Cicerone,
Omero e Dante,
porgevano ai nostri avi.
Plauso,
plauso a te,
quale inno unico
di virtù e dote,
quale dono perpetuo
per le future genti
dell'atellana terra!
 
Domenico Crispino

[1] La rivista ''Persona'' è edita per i tipi Liguori di Napoli. Per eventuali riferimenti e abbonamenti vedere www.liguori.it
 
 
L'INTERO CONVEGNO, DIVISO IN 6 VIDEO

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